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scuola digitale: ricorso al TAR degli editori

Dopo la ratifica nel mese di marzo di questo anno del decreto relativo all'adozione dei libri di testo in formato elettronico e le immediata obiezioni provenienti dal mondo dell'editoria, l'Associazione Italiana Editori (AIE) ha annunciato il proprio ricorso al TAR.

 

Il presidente del Gruppo Educativo di AIE dichiara in una nota che “il decreto Profumo ha introdotto una nuova adozione digitale forzata a dispetto delle autonomie delle scuole e delle stesse capacità tecniche di scuole, insegnanti e alunni ad essere pronti già per l’anno 2014/2015. Costringerà noi editori ad annullare i nostri investimenti e a macerare i nostri magazzini, costituiti in base alla legge dei blocchi delle adozioni e calcolati secondo le ragionevoli aspettative del graduale passaggio al digitale, così come definito dal testo della legge votato in Parlamento”. Altri aspetti che preoccupano l'associazione degli editori sono l'adozione forzata di testi elettronici per le cosiddette classi capiciclo (la prima classe della scuola primaria e secondaria) e l'abbattimento previsto dei tetti di spesa del 20-30 per cento già dall'anno scolastico 2014/15. 

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